La scelta di un font non è assolutamente un argomento banale e nasconde dietro di se diverse problematiche che possono insorgere.
Fondamentale per un buon risultato diventa quindi rispettare delle regole basilari affidandosi però sempre a buon senso e un pizzico di creatività.
Per separare le sezioni di un testo, dare risalto a titoli, sottotitoli o didascalie molto spesso scegliere un unico font non basta se si vuole dare un tocco in più al proprio lavoro.
Se scegliere un font può risultare un problema, allora sceglierne due potrebbe diventare un disastro. Per evitare di impelagarsi è meglio seguire dei piccoli consigli. Ovviamente tutto ciò che viene detto, non è da prendere alla lettera, perché alcune regole da seguire potrebbero sembrare anche in contrasto tra loro e non applicabili ad ogni situazione, d’altronde solo voi sapete lo scopo del vostro progetto e cosa può fare meglio al vostro caso, ma è bene tenere a mente che:
- Nel corso degli anni sono state create vere e proprie famiglie di font, ovvero variazioni di spessore, grandezza, spaziatura di un particolare font che a seconda dell’utilizzo (titolo o corpo testo) possono essere utilizzate per ogni scopo con assoluta certezza che l’impatto grafico sarà ottimale.
- Può essere un buon consiglio per chi ha poca esperienza, associare un font Serif (con grazie) detti anche roman a quelli sans serif (senza grazie) detti standard.
- Piuttosto che utilizzare font simili tra loro, prediligere un unico font.
- Utilizza font che seppur diversi siano utilizzati nello stesso ambito, e trasmettano uno stesso tipo di sensazione a chi legge (si noti l’effetto migliore della coppia Futura Bodoni rispetto all’utilizzo della coppia Helvetica Futura).
- Crea contrasto tra le varie sezioni mantenendo una gerarchia ben definita tra titoli e testi, scegliendo bene l’accoppiata, utilizzando grassetto e dimensioni di uno stesso font per creare contrasto, evitando sempre di ostentare le differenze mettendo vicini font che cozzano da un punto di vista estetico.